Data pubblicazione

Stretta sulla protezione internazionale, cancellazione del permesso per gravi motivi di carattere umanitario e revoca della cittadinanza sono alcuni dei principali provvedimenti contenuti nella proposta del Decreto legge Salvini sull’immigrazione. Il decreto, promosso dalla Lega, abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari e la possibilità di esaminare i gravi motivi di carattere umanitario per Commissioni territoriali e questure.Verrebbero, secondo il Ministro, velocizzate le procedure per il riconoscimento della protezione internazionale contrastando «il ricorso strumentale alla domanda di protezione al solo scopo di impedire l’esecuzione imminente di un provvedimento di allontanamento». Resta invece la concessione della protezione internazionale a chi ha condizioni di salute di eccezionale gravità e nelle situazioni di calamità naturale nel Paese di origine o a chi abbia compiuto atti di particolare valore civile. Ma alcune norme del decreto potrebbero ottenere l’effetto opposto in quanto nascondono profili di incostituzionalità che potrebbero dar vita a molti contenziosi giudiziari e all’aumento dei casi di irregolarità. Desta perplessità anche la proposta di tagli dei fondi per l’integrazione. Sono previsti, infatti tagli ai fondi per l’integrazione che verrebbero riservati solo ai rifugiati e minori non accompagnati. Questa manovra trasformerebbe il sistema di protezione dei richiedenti asilo in un sistema di accoglienza senza strategie di inclusione. Il decreto potrebbe quindi creare grossi problemi sociali.Va inoltre ricordato che nel settore dell’accoglienza sono occupate migliaia di persone e tagliare i fondi per l’accoglienza vorrebbe dire non solo non rispondere all’emergenza ma anche creare nuove condizioni di precarietà.

Fonte: avvenire