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"Se negli anni di pre-pandemia la povertà assoluta nelle famiglie di soli stranieri si attestava al 24,4 per cento (quasi un nucleo su quattro, secondo i parametri Istat, non arrivava a un livello di vita dignitoso) – evidenzia nel XXX Rapporto Immigrazione Caritas – Migrantes.

In tempi di Covid-19 il tutto è stato inevitabilmente esacerbato; oggi risulta povera in termini assoluti più di una famiglia su quattro (il 26,7 per cento), a fronte di un'incidenza del 6 per cento registrata tra le famiglie di soli italiani".

Nel corso di un anno, si rileva nel documento, "l'incidenza è salita del 2,3 per cento, portando il numero di famiglie straniere povere a 568 mila. Nonostante le difficoltà i centri di ascolto e i servizi che hanno lavorato con regolarità anche durante il lockdown sono stati un numero superiore a quelli del 2019, pari a 2.663 (il 69 per cento del totale), dislocati in 193 diocesi. Le schede individuali sono state complessivamente 211.233 (erano 191.647 nel 2019). Tra le persone aiutate i cittadini stranieri rappresentano il 52 per cento, in valore assoluto pari a 106.416 individui".

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