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APRI, il progetto di Caritas Italiana presentato a fine gennaio 2020, ha riscontrato sin da subito il parere favorevole e l’entusiasmo di molte Caritas diocesane che si sono rese disponibili a promuovere, attraverso una serie di attività territoriali, l’accoglienza di migranti in parrocchie, istituti religiosi e appartamenti privati con la presenza fondamentale di famiglie tutor italiane per il supporto all’integrazione e all’inclusione socio-lavorativa degli stessi.

L’emergenza Covid-19 e la conseguente quarantena nazionale obbligatoria ha messo operatori, tutor e famiglie in una posizione di sospensione iniziale che però non è bastata a fermare l’entusiasmo e la voglia di proseguire in un percorso pastorale e di vicinanza che si è reso indispensabile proprio in questo periodo così difficile. E’ stata necessaria una rivalutazione degli obbiettivi e degli strumenti di intervento, sono state organizzate diverse formazioni nazionali on-line e moltissime videochiamate tra tutor, operatori, parrocchie e famiglie che, nell’arco di poche settimane hanno visto approfondire relazioni, stabilire connessioni e attivare 55 accoglienze sul territorio nazionale. Anche in quelle zone maggiormente colpite dal virus, le Caritas diocesane non si sono arrese e hanno continuato a promuovere forme di accompagnamento e orientamento differenti dall’ordinarietà a cui eravamo abituati ma pur sempre presenti ed efficaci.

Nonostante l’emergenza Covid-19, dunque, APRI continua il suo cammino che coinvolge ad oggi 53 diocesi, 33 parrocchie, oltre 60 operatori e moltissime famiglie tutor volontarie. Grazie all’abnegazione di operatori territoriali e tutor nazionali la prospettiva è senz’altro quella di triplicare entro le prossime settimane il numero delle accoglienze attivate sino ad oggi;  testimonianza questa che conforta e dà coraggio in una situazione così difficile come quella che stiamo vivendo. La conferma ulteriore che Accogliere Promuovere Proteggere e Integrare  è possibile, nonostante i limiti apparenti, e che questo periodo storico importante può anche raccontare un modo nuovo, forse più fecondo, d’intessere relazioni e farci scoprire che c’è un carisma creativo della parola solidarietà. APRI segna la strada, quindi, per rimettere la comunità e le sue relazioni al centro. 

 

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